ASSENZA ADORNATA
"Le opere di LaMonte, qualunque sia il loro peso, proclamano bellezza ed evanescenza, fragilità e delicatezza, trasparenza e luce, lusso e magia. La sua decisione di fare dell’abito il motivo centrale la condusse al tipo di abito scelto per la transustanziazione nel vetro, dove la fragilità del vetro accresce la finezza e la traslucenza del tessuto, e la leggerezza resa dall’ornamentazione del capo — balze, fiocchi, nastri, volant. Almeno all’inizio, gli abiti prescelti erano dichiarazioni di femminilità radicale da parte di chi li indossava — capi costruiti per proiettare un’immagine di grazia ideale."
- Arthur C. Danto
"Nelle sue 'sculture vestite', LaMonte unisce passato e presente. La tradizione emerge nella rappresentazione delle figure tramite il panneggio. Nell’antica Grecia classica il corpo femminile non veniva raffigurato nudo, ma avvolto in un peplo. In età gotica il panneggio conferiva espressività alla scultura — per esempio un’eleganza nobile o un’estasi spirituale. LaMonte spesso interpreta il panneggio in senso barocco, come espressione teatrale di ricchezza e vanità. Gli abiti stessi possono essere un artefatto, in senso artistico o cultuale: che si tratti del velo della Vergine Maria a Chartres, dell’abito di Marilyn Monroe o, in ultima analisi, di vecchi abiti anonimi trasformati in una sorta di reliquia di vetro."
- Petr Štěpán
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Uso abiti e panneggi per scolpire il corpo in assenza. La figura disincarnata è importante perché evoca la mortalità, temperando gli innegabili piaceri della bellezza con la malinconica realtà della sua transitorietà.
- Karen LaMonte